lunedì 16 febbraio 2009

3.4.1. Paul Campani


"Mi sono sempre considerato un commerciante, un realizzatore di disegni: faccio un disegno, poi lo vendo. Sì perché per me è un mestiere e continua ad esserlo; invece le voglie, i desideri di fare cose diverse, cose impegnate le tengo per quando terminerà il mestiere."(1.)

Dal 1958 al 1965 la Paul Film ha prodotto più di quarantaquattro mila e duecento disegni, per un totale di oltre 635 "caroselli", e un migliaio di spazi di telecomunicazioni.
I personaggi creati sono diversi: primo fra tanti c’è "l'Omino coi baffi", a cui presta la voce Raffaele Pisu, per la caffettiera "Moka" Bialetti, che fece il suo esordio in televisione il 6 gennaio 1958 andata in onda fino al 1968. Alcuni affermano che sia una sorta di caricatura del Cavalier Alfonso Bialetti (il committente), ma altri invece semplicemente affermano che quel buffo omino a cui le lettere, disegnate in successione alle parole pronunciate e sincronizzate perfettamente con l’audio, comparivano al posto delle frasi che uscivano dalla bocca, sia il frutto di una stilizzazione grafica della caffettiera.

"L'Omino coi Baffi" e "Angelino", 1958

Detto ciò rispetto ad altri personaggi scomparsi dopo "Carosello" questo è uno di quelli che ancora oggi, a più di cinquant’anni dopo la sua creazione, continua a vivere sulle caffettiere degli italiani, consolidandosi come marchio negli anni.
Oltre "l’Omino coi baffi" in contemporanea, e fino 1965 fu mandato in onda anche "Angelino", l’angioletto dormiente sulla nuvola per Supertrim della Agip. Tra il 1960 e il 1961 per diversi anni vennero presentate le avventure di altri personaggi: "Toto e Tata" per la Motta e "Svanitella" per la Cera Liù Superiride.

"Toto e tata" e "Svanitella", 1960/'61

Tra gli altri personaggi Paul produrrà "La smorfia e la smorfietta" , "Fido Bau" per Manetti & Roberts e, "l'Omino tutto stanco" per la Permaflex.

"Fido Bau"

Questi personaggi contavano l’appoggio di straordinari professionisti come Max Massimino Garnier, importante sceneggiatore, Secondo Bignardi, capo animatore, Angelo Benevelli e Gigi Piccinini gli operatori di macchina, Enrico de Pietri il responsabile delle scenografie, Giorgio Michelini il responsabile del contorno e della coloritura, Franco Serafini il primo animatore, Vittorio Lusvardi e Mario Bondi i responsabili delle edizioni.
I personaggi nascevano direttamente da Paul Campani, che oltre a disegnare i layout seguiva come supervisore tutte le altre operazioni sbrigate dalla squadra dei suoi collaboratori. Nel 1961 Campani rimane solo perché, a causa di disaccordi interni, tutti i collaboratori abbandonano l’attività professionale alla Paul Film, compreso Max Massimino Garnier.

Sopra da sinistra Paul Campani e Max Massimino Garnier

Nonostante questo insieme al produttore e musicista Romano Bertola, Paul Campani successivamente manda in onda nuovi personaggi, anche questi riscossero un enorme successo: insieme al "Merendero" con "Miguel e il suo sombrero" per Talmone, " Ciuffo e Cioffo" per le lavatrici Castor andata in onda dal 1965 al 1966, i "Briganti Mattacchioni" per Parmigiano
Reggiano, e per Sao Cafè l'uccellaccio "Fefè", "Riccardone" per l'insetticida Superfaust, le avventure di "Angelino e Angelina" per il detersivo Supertrim, "Gigino Pestifero" peri gelati Tanara.

"Miguel e il suo sombrero"


"Riccardone"



"Gigino Pestifero"

"Miguel...son mì" è la voce dello stesso Romano Bertola inserita nella pubblicità il "Merendero", che fu registrata senza volere mentre, dopo vari tentativi passati a cantare la sigla, non riusciva a ottenere la canzone giusta.
Oltre alla realizzazione di intere campagne animate, qualche migliaio di caroselli ecquivalenti a 100 km di pellicola, e oltre duecento sigle televisive, nella svariata attività di Campani seguirono alcuni codini pubblicitari che vennero realizzati con la presenza di personaggi del calibro di Ernestro Calindri, Peppino di Capri, Giorgio Gaber, e molti altri.


La scomparsa dell’artista Paul Campani, morto prematuramente, vide la fine inevitabilmete dell’attività della Paul Film prima del 1977 (anno in cui "Carosello" chiuse per sempre le attività). Ma l’Omino coi Baffi, uno dei suoi primi personaggi, fu protagonista di alcune pubblicità nel 1976, ripreso dai fratelli Gavioli, che furono attenti ai minimi particolari, meticolosi per non tradire lo stile inconfondibile di Paul. Il cartone animato, che in Italia aveva vissuto il suo "momento di gloria" rimanevano ancorate alle possibilità date dallo spazio pubblicitario.
Le campagne pubblicitarie per "Carosello" richiedevano molto lavoro, lavoro che per il processo di lavorazione e realizzazione rimaneva quasi del tutto artigianale.
Paul Campani e il suo collaboratore Max Massimino Garnier nella prima fase cercavano alcuni tratti e particolari che potessero caratterizzare i personaggi. Trovata l’idea intorno ad essa venivano realizzati gli storyboard, poche tavole prevalentemente fumettistiche che, era una prima fase preparatoria per la realizzazione della sceneggiatura definitiva.
Una volta definito il lavoro Paul, con l’aiuto del capo animatore, creava le posizioni base dei personaggi. A quel punto l’apporto di intercalatori, inchiostratori e campitori era essenziale: i primi dovevano disegnare le posizioni intermedie del personaggio che, insieme alle posizioni basi, dovevano rendere credibili e fluidi i movimenti del personaggio; il passo successivo era lasciato agli inchiostratori che, dovevano ricalcare i disegni a china e trasferirli dal foglio di carta su appositi fogli trasparenti di celluloide, detti "rodovetri", venivano utilizzati da 12 a 24 fogli per ogni secondo di animazione; e i campitori una volta che avevano in mano i disegni in china sui rodoverti dovevano colorarli.
I fogli acetati, disegnati e colorati, venivano poi inseriti sullo sfondo di una scenografia e ripresi, un fotogramma alla volta, dall’alto con la macchina da presa fissa. Il montaggio e l’inserimento del sonoro rimanevano ovviamente l’ultima fase di realizzazione del cartone animato. Questo era in sintesi il lavoro di tutti gli animatori, tanta fatica per pochi metri di pellicola, che però ebbe un notevole riscontro.

Note:

1. "Tutto il meglio di Carosello 1957-1977" a cura di Guia Croce, "Cosa farò da grande" , pag. 106, Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino 2008.
2.
www.provincia.modena.it