lunedì 16 febbraio 2009

3.4.3. I fratelli Gavioli

Da sinistra Roberto e Gino Gavioli

L’attività dei due fratelli Gavioli inizia nella cantina di casa a Milano. E’ all’inizio degli anni Cinquanta che i due fratelli, Gino e Roberto, iniziano la propria avventura nel mondo del cartone animato. Lo staff di lavoro della Gamma Film era così composto: Roberto Gavioli si interessava alle riprese, alla regia e al montaggio, inoltre si occupava della parte amministrativa e gestionale di questa straordinaria attività pianificando il lavoro; Gino era la fonte inesauribile di personaggi e di carachters, e insieme a loro lavorava anche Nino Piffarerio, amico d’infanzia dei due fratelli, che si occupava prevalentemente delle inquadrature, dei movimenti di macchina e da tecnico esperto, quale diventerà col tempo, curava anche i tagli e i montaggi. Nel 1951, la casa di produzione Opus, commissionò ai Gavioli un cortometraggio, che può essere oggi considerato un video musicale: nasce "Naight and Day" accompagnata dalla musica di Cole Porter. "Night and Day" ebbe talmente tanto successo che gli vennero commissionati altri lavori. Dall’esperienza americani i Gavioli tra il 1951 e il 1955, firmano i primi cortometraggi pubblicitari cinematografici , sostandosi dalla produzione in pellicola 16mm a quella 35mm, per alcune grandi marche come la Kellog’s, la Ferrero, la Salmoiraghi, la Zoppas, l’Alemagna e tante altre. La grande opportunità arriva con l’inizio di "Carosello" anche se prima del 1957 avevano prodotto cortometraggi animati (nei quali risultavano sia pupazzi animati sia veri e propri disegni) per la pubblicità cinematografica, nascono alcuni personaggi che riscuotono da subito successo per glin spot televisivi: dal vigile "Concilia", al "Troglodita" e a "Caio Gregorio" er guardiano der Pretorio per comiciare. Dal 1959 è la volta del personaggio "Ulisse e l’Ombra" realizzato a più mani dallo stesso Gino Gavioli insieme a Gianni Venturino e Osvaldo Picardo, per la nota marca di decaffeinato "Hag".


"Ulisse e l'Ombra" e "Il vigile Concilia", 1959




"Caio Gregorio", 1960

Questo personaggio conterà trentadue episodi trasmessi tra l’anno della sua nascita e il 1966. Tra il 1962 e il 1968 compare anche "Pallina", nuovo personaggio che pubblicizza un detersivo per i vetri. Nel frattempo sempre tra il 1962 e il 1965 sugli schermi televisivi conpare la famiglia di cavernicoli: "Mammut, Babbut e Figliut", con le voci del Quartetto "Radar", testimonial della Pirelli-Sapsa. La famiglia di cavernicoli, che si esprimevano solo in pochi versi alle prese con le nuove tecnologie ebbero enorme successo, e accompagnarono ben 54 "caroselli".


"Mammut, Babbut e Figliut" e "Vitaccia Cavallina", 1962

Nel 1962 nascono anche le avventure fino del cavallo Derby che continueranno fino al 1965. Noto per lamnetarsi con il suo "Vitaccia cavallina…", con la voce di Alighiero Noschese(che parodiava l’attore romano Alberto Sordi), verrà ripresentato dieci anni dopo, nel 1975, e andrà in onda per quattro spot. Il cavallo romano, rimasto nei ricordi degli italiani, viene definito da Marco Giusti "il più grande ronzino parlante di Carosello". (1.)



"Capitan Trinchetto", 1965


"Tacabanda" e "Cimabue", 1976

Nel 1965 nasce "Capitan Trinchetto" prodotto per pubblicizzare le Terme Recoaro andato in onda fino al 1971. Nel 1968 nascono i personaggi Andrea e Oracolo, in arte i "Tacabanda", protagonisti della pubblicità dei biscotti Doria, per otto anni, fino al 1976, verranno trasmessi novantaquattro episodi in televisione.La particolarità dei personaggi pubblicitari proposti dai fratelli Gavioli avranno ampio riscontro anche perché in personaggi come "Caio Gregorio", "Concilia", "Tacabanda", si esprimono con un italianità comica che influenzerà la riuscita non solo del prodotto, a cui il personaggio è legato, ma proprio dell’animazione in sé.

Roberto Gavioli stesso affermerà: « Fra pubblicità e linguaggio c’è grande influenza reciproca, ma la scelta delle lingue dialettali regionali fu fortemente voluta: col passare degli anni perdiamo la nostra identità locali, si perde il sapore della nostra lingua, delle nostre espressioni e delle inflessioni del nostro parlato. Così quella di utilizzare in alcuni personaggi queste specificità è stata una scelta precisa di identità: abbiamo utilizzato il veneto, il siciliano, il romano, forse meno il milanese. Una scelta certo in controtendenza rispetto al linguaggio televisivo che uniforma, ma che si coniugava alla ricerca di parlate e dialetti più simpatici e comprensibili, magari unendoli allo stesso spot. Ne abbiamo discusso a lungo nelle nostre riunioni: perdere l’identità del dialetto equivale a perdere la cultura della nostra terra.» (2) Tra il 1967 per tre anni vengono raccontate le avventure de "La Vispa Teresa" che pubblicizzava la biancheria Imec. Tra il 1972 e il 1976 fa la sua comparsa televisiva il personaggio "Cimabue" accompagnato dal jingle, con il quale veniva pubblicizzato l’amaro Don Bairo in onda con una serie che si initolava "Dal diario di Frate Notizia".

Molto importanti sono anche le sperimentazione di pubblicità tra scene e personaggi disegnati e dal vivo: nello stesso anno, il 1966, dopo aver prodotto la pubblictà per la Garzanti, realizzata con l’unione di fotografie e la tecnica del disegno, Gino e Roberto pubblicizzano la serie "Gringo" per la nota marca in scatola di Carne Montana. L’esordio di questa tecnica mista riscontrò subito grande successo e sarà mandata in onda per ben undici anni. Lo spunto, detto dallo stesso Roberto Gavioli, venne in mente a Livio Mazzotti, l’allora supervisore dell’ufficio soggetti, di riprendere numerosi film western di Sergio Leone.
Proprio in quel periodo era uscito nelle sale cinematografiche il film western "Per un pugno di dollari".

"Gringo" rappresenta una comica parodia del vero film western, dove Gringo, l’eroe, insieme a Black Jack , il cattivo calvo, attraverso l’unione di collage fotografici e disegni animati, apporta alla pubblicità della metà degli anni Sessanta, una frizzante alternativa alla pubblicità italiana. Appartiene a questa schiera anche il simpatico "Sorbolik", che andrà in onda accanto a Gino Cervi tra il 1967 e il 1972, per la pubblicità del Brandy Vecchia Romagna (Etichetta Nera).



Pubblicità "Gringo" per la Carne Montana, 1966

Nota:

1. "Scatola a sorpesa. La Gamma film di Roberto Gavioli e la comunicazione audiovisiva in Italia da Carosello a oggi. Presentazione di Sergio Zavoli", pag 75, Editoriale Jaca Book SpA, Milano, 1998.
2. "Scatola a sorpesa. La Gamma film di Roberto Gavioli e la comunicazione audiovisiva in Italia da Carosello a oggi. Presentazione di Sergio Zavoli", pag 119, Editoriale Jaca Book SpA, Milano, 1998.